La Riparazione vista nel contesto moderno.
RIPARAZIONE
non solo di Televisori TV Lcd TV Plasma TV Led Radio Videoregistratori CD DVD Antenne e quant’altro ma come stile di vita.
Il TECNICO riparatore nasce con l’intento di recuperare quanto possibile prima di gettare l’apparecchio al macero.
Questa ‘filosofia’ stà ormai scomparendo, non per colpa del TECNICO ma per l’avanzamento del CONSUMISMO SFRENATO che da qualche anno ha invaso tutti i settori.
Quando 20 anni fa mia moglie parlava con sua cugina di New York e spiegava quale lavoro praticavo, con atteggiamento molto sorpreso disse “ma come, in Italia si esegue ancora la riparazione dei televisori?”
Questo per dire che il sistema consumistico era già partito molto tempo fa ed ora coinvolge anche noi.
I primi a farne le spese siamo noi tecnici che ci ritroviamo impossibilitati a portare a termine le riparazioni, spesso perchè i ricambi non sono disponibili o perchè la riparazione non conviene economicamente.
Seguono a ruota i consumatori che per la maggior parte ritengono vantaggioso un sistema consumistico di questo tipo, principalmente perchè abbassa in maniera drastica il prezzo d’acquisto di un televisore.
Completamente sbagliato, almeno secondo me, perchè se facciamo un confronto vediamo che un televisore medio nel 2000 costava 800.000 lire (circa 400€).
Oggi costa uguale (circa 400€), ma cambia moltissimo la durata!
Un televisore una volta durava 15/20 anni, magari con qualche riparazione, quindi si può dire che al consumatore costava circa 500€ in 20 anni.
Adesso la durata media è di 4 anni, dopodichè non è piu riparabile per mancanza di ricambi. (Le ditte produttrici forniscono ricambi per un paio d’anni.)
In 20 anni quindi bisogna acquistarne 5, pertanto si può dire che ora un televisore costa (400×5) circa 2.000€ in 20 anni.
Unici beneficiari sono: i produttori, poche multinazionali in tutto il mondo e gli importatori che fanno un business colossale.
Ultima considerazione ma non per importanza, la produzione esagerata di rifiuti (non solo del campo elettronico), con conseguente aumento dei costi di smaltimento.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno voluto seguire e mi auguro che questi concetti, spesso nascosti dietro proposte commerciali allettanti riprendano il loro significato per un mondo migliore.
Il TECNICO riparatore nasce con l’intento di recuperare quanto possibile prima di gettare l’apparecchio al macero.Questa ‘filosofia’ stà ormai scomparendo, non per colpa del TECNICO ma per l’avanzamento del CONSUMISMO SFRENATO che da qualche anno ha invaso tutti i settori.
Quando 20 anni fa mia moglie parlava con sua cugina di New York e spiegava quale lavoro praticavo, con atteggiamento molto sorpreso disse “ma come, in Italia si esegue ancora la riparazione dei televisori?”
Questo per dire che il sistema consumistico era già partito molto tempo fa ed ora coinvolge anche noi.
I primi a farne le spese siamo noi tecnici che ci ritroviamo impossibilitati a portare a termine le riparazioni, spesso perchè i ricambi non sono disponibili o perchè la riparazione non conviene economicamente.Seguono a ruota i consumatori che per la maggior parte ritengono vantaggioso un sistema consumistico di questo tipo, principalmente perchè abbassa in maniera drastica il prezzo d’acquisto di un televisore.
Oggi costa uguale (circa 400€), ma cambia moltissimo la durata!
Un televisore una volta durava 15/20 anni, magari con qualche riparazione, quindi si può dire che al consumatore costava circa 500€ in 20 anni.
Adesso la durata media è di 4 anni, dopodichè non è piu riparabile per mancanza di ricambi. (Le ditte produttrici forniscono ricambi per un paio d’anni.)
In 20 anni quindi bisogna acquistarne 5, pertanto si può dire che ora un televisore costa (400×5) circa 2.000€ in 20 anni.
Unici beneficiari sono: i produttori, poche multinazionali in tutto il mondo e gli importatori che fanno un business colossale.
Ultima considerazione ma non per importanza, la produzione esagerata di rifiuti (non solo del campo elettronico), con conseguente aumento dei costi di smaltimento.